SILURO
Siluro fa il suo ingresso nel mondo del didgeridoo il 22 Luglio 2011 quando lo ritirai dalla tana del suo costruttore, Master Platydoos http://www.platydoos.it
Platydoos sapeva del mio desiderio di avere un didgeridoo di legno di almeno 3 metri e, dopo l’estate 2010, iniziò “in segreto” a darsi da fare.
A Marzo 2011 andai a trovare Platydoos e la sorpresa fu letteralmente grande: un didgeridoo di oltre 3 metri di colore giallo-provola senza alcuna venatura visibile.
Rimasi molto meravigliato e contento nel vedere tale oggetto del desiderio diventare realtà, anche se ancora ad uno stato grezzo.
Subito fui percorso da un brivido: una volta ultimato come farò a portare lo strumento con me? Non appena lo osservai con maggiore attenzione tirai un sospiro di sollievo. Siluro è formato da due potenziali strumenti che si uniscono tramite un giunto di acciaio.
Ho scritto "potenziali strumenti" perchè Platydoos non aveva un ramo unico di 3 metri da cui ricavare un didgeridoo e adoperò due legni già stagionati e con delle forme adatte per essere uniti. La prima parte è prevalentemente cilindrica e la campana (la parte maschio del giunto) ha un diametro tale da entrare nel foro di ingresso (la parte femmina del giunto) della seconda parte la cui forma è leggermente conica.
A completare Siluro come per ogni didgeridoo c’è la campana, ma in questo caso trovai qualcosa di anomalo sia nella forma sia nel colore. Come mai? Durante la fase di lavorazione, Platydoos non era soddisfatto del volume e, per cercare di aumentarlo enfatizzando anche le basse frequenze, costruì una campana tout-court con delle assi di abete poi incollata alla parte finale del secondo pezzo. La particolarità di questa campana è che raggiunge a circa 5 cm dalla bocca di uscita la sua massima estensione interna verticale di circa 22-23cm per poi andare a richiudersi; difatti il foro di uscita misura 17x14cm.
Non abbiamo eseguito alcun test, ma crediamo che la forma della campana abbia contribuito più marcatamente del solito all'innalzamento del volume ma soprattutto abbia donato allo strumento una sorta di effetto subwoofer.
Dopo aver finito di osservarlo arrivò il momento di dare voce al Siluro.
La prima sensazione fu di grosso disagio, soprattutto per le labbra. Inizialmente non riuscivo a capire il motivo ma dopo alcune prove scoprii l'arcano. Da Marzo 2010 a Marzo 2011 suonai (oltre agli strumenti common) solo didgeridoo deep la cui pratica mi portò ad avere poca dimestichezza su strumenti middle come Siluro (vi consiglio la lettura di http://www.jackazzara.eu/articoli/italiano/divagazioni_deep_instrument.pdf)
Sono certo di questa conclusione perchè dopo aver applicato un ulteriore prolunga, cosi da allungare Siluro sino a 4.20 metri, mi trovai in sintonia con lo strumento. A questo punto dovevo decidere se tenere Siluro della lunghezza originale oppure prevedere una terza parte. Dopo un breve consulto con Platydoos optai per mantenerlo come era nato.
Non appena arrivai a casa costruii uno strumento con dei tubi di pvc il più possibile simile a Siluro per praticare in attesa del prossimo appuntamento.
Il 22 Aprile 2011 tornai da Platydoos per ritirare Siluro, provarlo per un mese e capire se fossi stato convinto di acquistarlo prima di richiedere le successive personalizzazioni. Non appena lo suonai di nuovo compresi di avere tra le mani qualcosa di speciale e decisi di acquistarlo senza alcun periodo di test.
Il passo successivo consisteva nella scelta del nome e delle personalizzazioni. Il nome doveva ricordare qualcosa del mantovano e considerando la lunghezza e forma della campana lo battezzai “Siluro” (pesce non autoctono ma importato circa 50 anni fa) e chiesi di decorare e intagliare la campana per ricordare la testa del pesce Siluro.
Il 22 Luglio tornai a ritirare la MERAVIGLIOSA creatura oramai completamente sbocciata. Rimasi impietrito nell’ammirare il lavoro svolto da Platydoos. La campana rappresenta egregiamente la testa del Siluro grazie anche alla parte interna dipinta di rosso. Lungo tutto lo strumento, in seguito all’applicazione di una vernice effetto palissandro, sono comparse tantissime venature , il cui intreccio forma dei disegni stupendi che “come dei ricami naturali” impreziosiscono ancora di più lo strumento. Per suggellare il tutto le foto sono state scattate lungo la riva del fiume Pò; altra straordinaria coincidenza, una settimana prima avevo acquistato una maglietta con la rappresentazione aborigena del viaggio del dio pesce, appositamente indossata per l'occasione.
Dopo 40 giorni (momento in cui sto scrivendo) posso affermare, come sovente succede, che non c'è migliore maestro di un nuovo strumento da conoscere ed esplorare. In questo Siluro vale doppio perchè è un esperienza nuova come suonabilità, pressione e aderenza delle labbra, back-pressure, vocalizzi e voce tutta da riscoprire e reinventare.
Per completare il ritratto di Siluro ecco alcune specifiche tecniche.
L'imboccatura è stata costruita a parte con legno di faggio e successivamente incollata sul primo pezzo. E' circolare con un diametro interno di 3,3cm e con una leggera bombatura dopo l'inizio per permettere alle labbra di adagiarsi e aderire meglio.
L'imboccatura può ricordare quelle di Will Thoren ma è diversa (ho comprato 3 imboccature in PVC da Thoren) perchè non ha la forma a tazza e la bombatura non si trova subito all’inizio ma dopo qualche mm. Una volta finita la bombatura continua per almeno 1.5cm con la stessa dimensione del foro di ingresso e lo spessore delle pareti è di solo 2mm.
Il legno usato per costruire Siluro è il Sorbo degli uccellatori della famiglia delle Rosacee.
La prima parte è lunga 156cm ed è uno strumento vero e proprio. Il drone è un RE-73.4HZ e i toot sono RE-146.8HZ\SI-246.9HZ\FA-349.2HZ. La campana è la parte maschio del giunto di acciaio ed ha un diametro circolare esterno di circa 4.8cm.
La seconda parte è lunga 149cm (compresi 36cm di campana) di forma leggermente conica e non la considero suonabile perchè il foro di entrata ha un diametro di quasi 5 cm con dei bordi piatti e spessi oltre 1cm. Siluro è complessivamente lungo 306cm.
Data la lunghezza, al fine di aiutare il legno ad una migliore tenuta e stabilità, in tre punti chiave è stata applicata, tramite una colla vinilica, una corda di canapa successivamente dipinta con la stessa vernice effetto palissandro.
Siluro ha 3 drone principali le cui note sono FA-43.6HZ\SOL-98.0HZ\RE-146.8HZ, mentre i Toot principali sono SOL-98.0HZ\RE-146.8HZ\SOL#-369.9HZ\DO-523.2HZ.
Premi qui per sentire il drone di Siluro
Premi qui per sentire un ritmo eseguito con Siluro
Concludo dedicando qualche riga a Platydoos, all'anagrafe Matteo Bellini di Castel Dario Mantova.
Per i didgeridoos, il suo sito e Siluro parlano da soli; posso solo aggiungere come sia diventato il costruttore italiano di strumenti in legno con il miglior rapporto qualità\prezzo.
Didgeridoos a parte, Platydoos non ha solamente cura dei dettagli nel costruire ma pone ancora più attenzione e impegno nel rapportarsi con le persone. Per fare ciò bisogna dedicare tempo e difatti lui agisce senza alcuna fretta, senza guardare l'orologio e con una pacatezza contagiosa. Nei mesi di gestazione del Siluro ci siamo incontrati per 3 giorni nei quali si è completamente dedicato al sottoscritto e sua è stata l'idea di andare a fare le foto sul Pò, un gesto non banale.
Infine, Platydoos mi ha aiutato a capire (finalmente dopo oltre 9 anni di didgeridoo) quale sia l’unicità di uno strumento ricavato da un ramo o tronco fatto stagionare anche per 2 anni. L’unicità trascende sia Siluro sia Platydoos e non è da ricercarsi nelle caratteristiche sonore e di suonabilità di uno strumento. Per cercare di spiegare sinteticamente cosa intendo uso una metafora: suonare uno strumento ricavato da un ramo raccolto sul suolo italico e lasciato stagionare secondo i ritmi dettati dall’ambiente si potrebbe definire "suonare biologico" oppure "suonare solo strumenti di stagione".
Vi saluto con il link per vedere Siluro in tutto il suo splendore!
http://www.jackazzara.eu/webalbum/SiluroMiddleDidgeridooPictureIT/index.html