BLUE BELLINI
Blu
Bellini è
nato o meglio dire risorto tra Domenica 2 Maggio 2009, giorno in cui lo
consegnai nelle magiche mani di Dr. Victor Von “Bellini” Frankenstein e Sabato
13 Giugno 2009, data in cui ho riavuto la creatura.
Chi è Mastro Bellini? Matteo Bellini è un artista di origine
mantovana il quale ha fatto con un didgeridoo quanto fece il Dr. Victor Von
Frankenstein, nel famoso libro
dell'inglese Mary Wollstonecraft Shelley.
Il 2 Maggio diedi a Matteo un didgeridoo oramai in completo disuso, acquistato
nel Dicembre 2002 alla Fiera dell'artigianato di Milano per 160 euro. Lo
strumento originario non aveva un suono
base bello, eseguire anche solo il primo Toot non era facile,
poca back-pressure, imboccatura eccessivamente larga e con i bordi taglienti.
Il Mastro mantovano ha tagliato orizzontalmente in due il vecchio didge (fatto
di eucalipto indonesiano scavato con il trapano) e ha impiantato un
mini-didgeridoo lungo circa 40cm fatto di Ontano napoletano.
Ultimato l’innesto ha pirografato un disegno per l'intera lunghezza dell'innesto poi dipinto da lui stesso
come il resto dello strumento.
Per il tema del disegno ha preso spunto dal mio brano “Three Hearts One Beat”.
Come
avrete modo di vedere dalle foto riportate sotto, il disegno rappresenta tre
cuori percorsi da un unico battito cardiaco.
Il battito cardiaco ricorda il fulmine che diede vita alla creatura del Dr.
Victor Von Frankenstein e i 3 cuori appartengono a tre entità distinte che sono
il didgeridoo stesso, colui che suona Blue Bellini e il suo creatore
Mastro Bellini; quest'ultimo va cosi oltre il Dr. Victor Von Frankenstein
diventando nello stesso tempo creatore e parte della creatura...
e il cerchio si chiude e il nuovo albero che canta composto da corpi, menti e
cuori diversi riprende vita, tornando a vibrare.
Sotto il profilo sonoro i maggiori pregi di Blue Bellini sono la sua
fondamentale, profonda, cupa, tenebrosa ma al contempo chiara e forte.
La back-pressure è molto buona e il 1st Toot e il 2nd Toot sono facili da
eseguire. L'unico aspetto di cui non sono entusiasta è proprio il Toot come
suono perchè lo trovo troppo secco e forte ma forse questa è solo una questione
di gusti; conosco diversi suonatori che potrebbero apprezzare questa sua
caratteristica.
La nota fondamentale di Blue Bellini è un
DO# e il 1st Toot è un
FA#; qui di seguito
potete trovare alcuni sample da me eseguiti con Blue Bellini.
Premi qui per sentire il drone di Blue Bellini Didge
Premi qui per sentire un ritmo eseguito con
Blue Bellini Didge
Blue
Bellini è lungo 170 cm, l’imboccatura, senza cera,
fatta in noce è di forma perfettamente
circolare con un diametro di 3 cm mentre la campana ha una forma non regolare ed
è larga 12,5 e alta 10 cm; le misure dell’imboccatura e della campana sono state
prese internamente ovvero la distanza tra le pareti interne.
Chiunque volesse entrare in contatto con Matteo Bellini può visitare il suo sito http://www.platydoos.it.
Per vedere le foto di Blue Bellini fate doppio click sulla foto qui sotto!
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